Leggenda
La Sartoria che con le proprie forbici tagliò la cortina di ferro tra USA ed URSS
Una storia lunga
70 anni
Vestire gli uomini di classe di tutto il mondo. Questa è la visione di un Atelier sartoriale che da oltre settant’anni resta fedele alla realizzazione artigianale di abiti indimenticabili. La Maison Litrico riveste da sempre un ruolo di spicco nel mondo dell’Alta Moda Italiana e si deve anche ad essa la fama del tanto ricercato “Made in Italy”. È stata la prima Maison italiana ad organizzare dei “defilè” maschili e ad abbinare i modelli da uomo con i capi femminili che già nel ’50 venivano presentati dalle grandi Case, trasformando e vivacizzando il modo di vestire degli uomini, la prima maison italiana a fare una sfilata di moda in Russia, e la prima anche a firmare un contratto di licenza di Marchio con il Giappone.
1945
Angelo Litrico, primogenito di 12 figli nati da una famiglia di pescatori siciliani, si trasferisce a Roma per realizzare il suo sogno. Ha solo 19 anni, proviene da Catania e nella vita ha una certezza: vuole fare il sarto. Partito con pochissime lire in tasca, inizia da subito a lavorare come apprendista presso l’Atelier Marinelli, in Via Sicilia 51, a Roma.
1951
Angelo Litrico rileva la sartoria che l’aveva assunto, e la rinomina “Sartoria Litrico”. Via Sicilia 51 è una piccola bottega che si trova a pochi passi da Via Veneto, centralissima strada dove in quegli anni stava fiorendo la Dolce Vita italiana. Da qui, iniziano i primi passi della sua ascesa verso il successo.
1956
Angelo Litrico va al Teatro dell’Opera con l’intento di incontrare personalità dello spettacolo. Acquista un biglietto di prima classe, che gli dà diritto ad accedere al “foyer” nell’intervallo. Non avendo uno smoking, raccoglie alcuni scampoli rimasti di un tessuto verde e se lo cuce a misura, mettendoci il suo estro. Come racconta sulle pagine de La Tribuna del Mezzogiorno (1966), il suo abito attira l’attenzione di Vittorio Gassman e Rossano Brazzi, che gli ordinano otto abiti e saranno da allora suoi fedeli clienti, aprendo le porte ad altri vip dell’epoca.
1957
A seguito di una lettera di presentazione che aveva scritto al Premier del Partito Comunista dell’ex URSS Nikita Krusciov, Angelo Litrico riceve un invito ufficiale per una missione commerciale in Russia come esponente della moda italiana. Parte il 26 agosto 1957 insieme ad una delegazione italiana. È la prima volta che a un sarto viene riconosciuta questa importanza e Angelo Litrico non vuole farsi sfuggire questa occasione. Prima di partire confeziona quindi un cappotto su misura per l’allora primo segretario russo basandosi solo sulle fotografie che arrivavano nel nostro paese. Una volta che il cappotto arrivò al destinatario, Kruscev si innamorò a tal punto da ordinare ad Angelo Litrico un intero guardaroba, comprese le scarpe. Questo è il primo passo dell’internazionalizzazione del nome Litrico.
1960
Alle Nazioni Unite il 12 Ottobre 1960 Nikita Kruscev vestito Litrico, sbatte violentemente la scarpa di Litrico sul tavolo dell’ONU durante un discorso, attirando su di sé l’attenzione di tutti, media e non, e diventa un simbolo di stile. Alla fine della riunione, i giornalisti intervistano il Premier Sovietico chiedendogli come mai egli vestisse così bene, in stile “occidentale”, egli rispose che, ai fini del “disgelo dalla guerra fredda”, aveva scelto l’italiana Sartoria Litrico. Il giorno dopo i giornali di tutto il mondo, in 37 diverse lingue, titolano che la Sartoria Litrico con le proprie forbici ha tagliato la cortina di ferro. Su Il Messaggero (1960) si legge che Angelo Litrico aveva creato altri tre abiti per gli altri tre esponenti che sarebbero stati presenti al consiglio dell’ONU: Eisenhower, Macmillan e De Gaulle. L’intento del sarto era unire i Grandi di un mondo ancora diviso, e iniziare a intessere contatti duraturi con gli esponenti più in vista a livello internazionale.
1961
Le Maison romane, Litrico per la moda maschile e Valentino per quella femminile, riscuotono un successo enorme sfilando insieme in giro per il mondo. Nel 1960 Litrico aveva firmato uno storico accordo con l’azienda toscana Lebole, che dava il via al primo contratto di prêt-à-porter maschile della storia, un passaggio storico che avvicinava per la prima volta un sarto d’alta moda all’industria della confezione, portando i modelli Litrico su scala industriale. Lo chiamarono il contratto della doppia “L” – Litrico / Lebole.
1962
Angelo Litrico non solo è ormai il sarto dei grandi leader, ma ha aperto la strada dei quattro continenti a tutti i marchi della moda italiana diventando attore attivo del Made in Italy nel mondo. Veste John F. Kennedy, Juan Perón, Dwight D. Eisenhower, il re Hussein di Giordania, Juscelino Kubitschek, Papa Paolo VI, Re Umberto, il Presidente Sandro Pertini e molti altri. Inizia ad essere definito “il Dior della moda maschile europea”. E grandi artisti come Manzù, Carpi, Consagra, D’Orazio, Mastroianni, Caron, Greco, Cagli, Guttuso; poeti come Rafael Alberti, Quasimodo, Ungaretti; direttori d’orchestra come Schippers, Sinopoli, Caracciolo, Pani, Gelmetti; attori, registi, cantanti come Richard Burton, John Houston, Rossano Brazzi, Amedeo Nazzari, Vittorio Gassman, Domenico Modugno, sportivi come Bjorn Borg e Paulo Roberto Falcao. Angelo Litrico viene nominato Cavaliere del lavoro dallo Stato italiano, un’onorificenza che crescerà negli anni fino al 1975, quando sarà nominato Grand’Ufficiale del Lavoro.
1979
Quando Christiaan Barnard, il mitico cardiochirurgo sudafricano primo al mondo a effettuare un trapianto di cuore, atterra a Roma, ha due richieste: incontrare Angelo Litrico e Gina Lollobrigida. Il medico avrebbe dovuto incontrare il papa il giorno dopo, ed Angelo Litrico gli confeziona gli abiti in una sola notte.
1986
Angelo Litrico muore il 13 marzo del 1986, lasciando l’attività ai suoi fratelli Franco e Giusi entrati in sartoria giovanissimi e che l’avevano aiutato negli anni a gestire la Sartoria mentre lui era in giro per il mondo per lavoro, per firmare contratti e gettare le basi di quello che, poi, sarebbe diventato il famoso “Made in Italy”.
1991
Luca Litrico, figlio primogenito di Franco Litrico cresciuto a stretto contatto con lo zio Angelo e con il padre, passa all’interno della sartoria tutta la sua adolescenza facendo i compiti dopo scuola e respirando aria di tessuti, aghi, forbici e gessetti. Ne impara lo spirito, le tecniche, e la missione del marchio Sartoria Litrico, che vuole vestire l’uomo moderno con eleganza, ricerca, e cura in stile Made in Italy. “Chi cresce in un mulino inevitabilmente si infarina”, ama ricordare lui.
2004
Con la scomparsa di Franco Litrico, avvenuta il 2 giugno del 2004, il timone della sartoria passa a Luca Litrico, attraverso il quale la Maison continua a portare la grande sartoria italiana, a domicilio, in tutto il mondo. Sempre restando fedele al passato, Luca Litrico crea la linea Couture-à-Porter di altissima qualità e affina le tecniche per stare al passo con i tempi, e la collezione “Ceremony” per gli abiti da sposo su misura.
2005-2020
Da molti paesi arrivano richieste di consulenze tecnico-stilistiche per la realizzazione di collezioni e servizi per grandi aziende e Club sportivi. Lo stile Luca Litrico arriva a domicilio in tutto il mondo. Oggi Luca, forte della sua grande esperienza maturata in oltre 30 anni nell’Alta Moda Maschile, fa anche parte del Cda di AltaRoma e del Tavolo Interregionale della Moda della Regione Lazio, che lavora a stretto contatto con Firenze e Milano per la valorizzazione del settore Moda in Italia ed all’estero.
2021-2022
La Sartoria Litrico si espande e crea tre nuovi prodotti: la t-shirt ricamata, il foulard Narciso uomo/donna, e le fragranze Momentum, Nostalghia, e Visionario, che raccontano la storia della sartoria attraverso i profumi. Nel 2022 la Sartoria Litrico diventa anche Società Benefit, espressione di un paradigma evoluto: pur continuando nel proprio oggetto sociale gli scopi di profitto, perseguono a livello ufficiale e riconosciuto l’obiettivo di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera, con finalità di beneficio comune, operando in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori ed ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse.

I grandi Leader
Angelo Litrico
Da Catania a Roma: Angelo Litrico è stato uno dei primi stilisti italiani. Un uomo di grande inventiva e creatività, in grado di conquistare tutti, dagli attori più importanti dell’epoca come Rossano Brazzi e Vittorio Gassman, ai grandi leader mondiali come Nikita Chruščëv, del quale curò l’intero guardaroba, John F. Kennedy, Juan Perón, Tito, Dwight D. Eisenhower.
Angelo Litrico è stato uno dei primi stilisti italiani. Un uomo e un artigiano di grande inventiva e creatività, in grado di conquistare tutti, dagli attori più importanti dell’epoca come Rossano Brazzi e Vittorio Gassman, ai grandi leader mondiali come Nikita Kruščëv, John F. Kennedy, Juan Perón, Tito, Dwight D. Eisenhower. Nella vita, gli sono state riconosciute molte onorificenze: Nominato Grand’Ufficiale del lavoro dallo Stato italiano nel 1972, è stato tra i soci fondatori della Camera Nazionale della Moda Italiana, l’Oscar della Moda a Torino nel 1972 ed a Montecatini Terme nel 1973, il Premio Mondiale della Cultura nel 1984; ha vinto il Premio per la Moda Maschile e per il Mondo dello Spettacolo a Riccione nel 1958, nel 1968 e nel 1972, il premio Nike di Samotracia per la Moda nel 1972, il primo Gran Premio Nazionale della Moda a Salsomaggiore Terme nel 1972 e ha firmato contratti con Giappone, Germania, Argentina, Messico, Brasile per citarne alcuni. Nel 1969 ha ricevuto il Diploma di Benemerenza della Fondazione Italiana di Cardiologia, e nel 1985 viene insignito del Gran Premio Vita di Sarto dall’Accademia Nazionale dei Sartori.

L’uomo Litrico
La ricerca costante della perfezione estetica che ha guidato sin dal principio la Sartoria Litrico ha come primo obiettivo elevare l’uomo che andrà a vestire. La prima cosa che fa un bravo sarto è sedersi davanti alla persona e cercare di conoscerla, stabilendone i punti di forza, di debolezza, le peculiarità, la personalità. La vera eleganza è data da un capo senza tempo che valorizza la persona che lo indossa rendendola unica.
Nei laboratori artigianali della Sartoria Litrico, l’abito su misura da uomo viene ancora interamente realizzato a mano in pochissimi esemplari ogni anno. Più di 40 ore di lavorazione e 25mila punti per ogni capo, questi gioielli Made in Italy sono di fattura e produzione rigorosamente italiana, realizzate con attenzione al Cliente e in materiali naturali al 100% provenienti dai migliori produttori italiani.